Silicone PRO liner
ALPS Silicone PRO è una cuffia in silicone per protesi. Lo speciale silicone medicale ipoallergenico ha un basso coefficiente di attrito che garantisce un’adesione delicata alla pelle dell’arto residuo. Indicata per arti residui con eccesso di tessuti molli o per protesi transfemorali. Consigliata inoltre per contrastare il problema della sudorazione e per pazienti che vivono in zone calde.
Descrizione del prodotto
La cuffia Silicone PRO è realizzata in silicone medicale ipoallergenico. La superficie del silicone presenta un basso coefficiente di attrito (1/5 del normale silicone). Realizzato senza utilizzo di additivi, consente di ottenere una cuffia ipoallergenica e delicata sulla pelle. La cuffia è estremamente leggera e facilita la naturale capacità di termoregolazione della pelle. La versione con attacco ha un’innovativa matrice ad U che riduce l’allungamento distale senza costringere l’arto residuo.
Benefici
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Non costringe l’arto residuo e minimizza l’effetto pistone tramite l’utilizzo dell’innovativa matrice ad U (nella versione con ancoraggio distale)
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Massima libertà di movimento grazie ad uno spessore posteriore di 3 mm
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Adatta alle pelli delicate poiché è realizzata in silicone medicale ipoallergenico
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Riduce le frizioni sull’arto residuo grazie al basso coefficiente di attrito
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Aiuta a regolare la temperatura dell’arto residuo
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Facile da pulire
Dettagli tecnici
Materiale
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Silicone
Tessuto
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Tessuto a maglia senza cuciture
Spessore
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3MM
Livello di attività
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k1
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k2
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k3
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k4
Sospensioni
- Senza ancoraggio distale
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Con ancoraggio distale
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Rinforzo a “u”
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Sospensioni
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Senza ancoraggio distale
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Con ancoraggio distale
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Rinforzo a “u”
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Silicone PRO Liner LSC/LSL. Tabella misure
Misurare la circonferenza a 6 cm dall’apice distale
CIRCONFERENZA MISURATA (CM) | CON ANCORAGGIO DISTALE 3.0 MM UNIFORME | SENZA ANCORAGGIO DISTALE 3.0 MM UNIFORME |
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20-22 cm | LSL3.0-20 | LSC3.0-20 |
22-24 cm | LSL3.0-22 | LSC3.0-22 |
24-26 cm | LSL3.0-24 | LSC3.0-24 |
26-28 cm | LSL3.0-26 | LSC3.0-26 |
28-30 cm | LSL3.0-28 | LSC3.0-28 |
30-32 cm | LSL3.0-30 | LSC3.0-30 |
32-35 cm | LSL3.0-32 | LSC3.0-32 |
35-38 cm | LSL3.0-35 | LSC3.0-35 |
38-41 cm | LSL3.0-38 | LSC3.0-38 |
41-44 cm | LSL3.0-41 | LSC3.0-41 |
44-47 cm | LSL3.0-44 | LSC3.0-44 |
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Massimo Giandinoto
Quando Massimo aveva 9 anni, gli fu diagnosticato un osteosarcoma al tallone sinistro e un mese dopo si dovette prendere la decisione di amputare immediatamente l’arto. Nonostante questo Massimo ha trascorso molto tempo facendo sport tra cui la corsa e il rafting. Nel 2018 ha vinto il Campionato Italiano sia dei 60 metri che dei 200 metri indoor di corsa ed è stato contattato dalla Federazione Italiana Rafting. Lo sport è sempre stato una parte fondamentale della sua vita: ciò che lo ha salvato, facendolo sentire in sintonia con tutti gli altri.
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Robert Rodriguez
Robert Rodriguez è nato con una malformazione congenita chiamata emimelia peroneale. A dieci mesi, sua madre ha dovuto prendere la difficile decisione di fargli amputare la gamba.Non era sicura di fare la cosa più giusta per suo figlio, ma Robert è grato che l’abbia fatto. Con la sua amputazione e indossando una protesi è fiero di mostrare agli altri, che tutti gli amputati, sono capaci di fare le stesse cose di qualsiasi altro individuo normodotato.
Oggi, Robert è un padre, un marito, un motivatore e un atleta. Ha gareggiato come atleta Para-Elite Triathlon per l’USA Team e per la squadra di calcio amputati. Le prove e le difficoltà che Robert ha dovuto affrontare mentalmente e fisicamente in quanto giovane uomo gli ha insegnato ad impegnarsi sempre nonostante le circostanze. Nella sua esperienza, ha imparato che a volte le cose non sono negative come appaiono, e il successo è dietro l’angolo se si continua a lavorare sodo.
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Giuseppe Castellano
Giuseppe, il 16 febbraio 2020, fu coinvolto in un grave incidente motociclistico che portò all’amputazione transfemorale dell’arto inferiore sinistro. Prima dell’incidente era già un atleta appassionato e praticava due discipline: l’apnea, per la quale aveva conseguito il brevetto di 2° livello e l’attestato di assistente istruttore, e il Brazilian Jiu Jitsu.
Nonostante la sfida imposta dalla sua nuova condizione, Giuseppe ha continuato a dedicarsi a entrambe le sue passioni, adattandosi con grande forza di volontà e motivazione.
La sua determinazione non solo gli ha permesso di continuare a essere attivo in ciò che ama, ma lo ha anche reso un esempio per gli altri, ispirando chi condivide con lui queste discipline e dando forza ai suoi familiari, che lo supportano in questa nuova fase della sua vita.
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