Superior Performance Liner
ALPS Superior Performance è una cuffia protesica in GripGel che combina un alto livello di protezione dell’arto residuo, un’elevata aderenza sulla pelle ed un elevato controllo della protesi. È consigliata per pazienti con pelle sana e livello di attività medio, sia transtibiali che transfemorali, che richiedano un buon livello di controllo della protesi.
Descrizione del prodotto
La cuffia protesica Superior Performance combina un tessuto ad allungamento ridotto con il Grip Gel. Il Grip Gel , con la sua robustezza, morbidezza ed capacità di smorzamento, assicura la massima protezione dell’arto residuo. Il tessuto monoestensibile aumenta il controllo e la stabilità della protesi e riduce lo stantuffamento. L’elevato potere di adesione del Grip Gel consente una sospensione sicura della protesi. Ne risulta una cuffia confortevole, adatta a pazienti con attività media e bassa.
Benefici
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Protegge l’arto residuo per effetto dell’elevata capacità del Grip Gel di assorbire le forze verticali e di taglio
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Migliora il controllo della protesi grazie al tessuto a limitata estensione verticale
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Limita lo stantuffamento mediante l’utilizzo del tessuto ad allungamento ridotto e la presenza della matrice distale (nella versione con perno)
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Sospensione sicura della protesi grazie all’alto potere di adesione del Grip Gel
Dettagli tecnici
Materiale
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GripGel
Tessuto
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Tessuto Nero
Spessore
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3MM
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6MM
Livello di attività
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k1
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k2
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k3
-
k4
Sospensioni
- Con ancoraggio distale
-
Senza ancoraggio distale
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Matrice rinforzata
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Sospensioni
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Con ancoraggio distale
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Senza ancoraggio distale
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Matrice rinforzata
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Superior Performance Liner SPDT/SPFR. Tabella misure
Misurare la circonferenza a 6 cm dall’apice distale
CIRCONFERENZA MISURATA (CM) | CON ANCORAGGIO DISTALE 3MM or 6MM UNIFORME | SENZA ANCORAGGIO DISTALE 3MM or 6MM UNIFORME |
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16-19 cm | SPDT16-( 3 or 6) | SPFR16-( 3 or 6) |
20-23 cm | SPDT20-( 3 or 6) | SPFR20-( 3 or 6) |
24-25 cm | SPDT24-( 3 or 6) | SPFR24-( 3 or 6) |
26-27 cm | SPDT26-( 3 or 6) | SPFR26-( 3 or 6) |
28-31 cm | SPDT28-( 3 or 6) | SPFR28-( 3 or 6) |
32-34 cm | SPDT32-( 3 or 6) | SPFR32-( 3 or 6) |
35-37 cm | SPDT35-( 3 or 6) | SPFR35-( 3 or 6) |
38-43 cm | SPDT38-( 3 or 6) | SPFR38-( 3 or 6) |
44-53 cm | SPDT44-( 3 or 6) | SPFR44-( 3 or 6) |
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Massimo Giandinoto
Quando Massimo aveva 9 anni, gli fu diagnosticato un osteosarcoma al tallone sinistro e un mese dopo si dovette prendere la decisione di amputare immediatamente l’arto. Nonostante questo Massimo ha trascorso molto tempo facendo sport tra cui la corsa e il rafting. Nel 2018 ha vinto il Campionato Italiano sia dei 60 metri che dei 200 metri indoor di corsa ed è stato contattato dalla Federazione Italiana Rafting. Lo sport è sempre stato una parte fondamentale della sua vita: ciò che lo ha salvato, facendolo sentire in sintonia con tutti gli altri.
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Robert Rodriguez
Robert Rodriguez è nato con una malformazione congenita chiamata emimelia peroneale. A dieci mesi, sua madre ha dovuto prendere la difficile decisione di fargli amputare la gamba.Non era sicura di fare la cosa più giusta per suo figlio, ma Robert è grato che l’abbia fatto. Con la sua amputazione e indossando una protesi è fiero di mostrare agli altri, che tutti gli amputati, sono capaci di fare le stesse cose di qualsiasi altro individuo normodotato.
Oggi, Robert è un padre, un marito, un motivatore e un atleta. Ha gareggiato come atleta Para-Elite Triathlon per l’USA Team e per la squadra di calcio amputati. Le prove e le difficoltà che Robert ha dovuto affrontare mentalmente e fisicamente in quanto giovane uomo gli ha insegnato ad impegnarsi sempre nonostante le circostanze. Nella sua esperienza, ha imparato che a volte le cose non sono negative come appaiono, e il successo è dietro l’angolo se si continua a lavorare sodo.
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Giuseppe Castellano
Giuseppe, il 16 febbraio 2020, fu coinvolto in un grave incidente motociclistico che portò all’amputazione transfemorale dell’arto inferiore sinistro. Prima dell’incidente era già un atleta appassionato e praticava due discipline: l’apnea, per la quale aveva conseguito il brevetto di 2° livello e l’attestato di assistente istruttore, e il Brazilian Jiu Jitsu.
Nonostante la sfida imposta dalla sua nuova condizione, Giuseppe ha continuato a dedicarsi a entrambe le sue passioni, adattandosi con grande forza di volontà e motivazione.
La sua determinazione non solo gli ha permesso di continuare a essere attivo in ciò che ama, ma lo ha anche reso un esempio per gli altri, ispirando chi condivide con lui queste discipline e dando forza ai suoi familiari, che lo supportano in questa nuova fase della sua vita.
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