ProStride
ProStride è un ginocchio protesico progettato per offrire agli utenti un’esperienza di camminata sicura, confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico. ProStride include la tecnologia a microprocessore e un design policentrico che aiuta gli utenti ad avviare facilmente la fase di oscillazione, risparmiando energia, adattandosi a una vasta gamma di condizioni di deambulazione e regolando continuamente l’andatura.
Benefici
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DESIGN PNEUMATICO POLOICENTRICO Il design meccanico policentrico di ProStride consente alla traiettoria del centro di rotazione istantanea (ICR) di imitare quella di un normale modello di andatura
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TECNOLOGIA A MICROPROCESSORE Il sistema pneumatico ProStride è controllato da un microprocessore con tre sensori che si calibrano automaticamente in base al modello di deambulazione del paziente, rendendo le regolazioni rapide e precise
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PROGRAMMAZIONE INTELLIGENTE Grazie a un'app di facile utilizzo, la programmazione di ProStride può essere completata in pochi minuti e con pochi semplici input
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FACILE DA UTILIZZARE ProStride è progettato per essere facile da usare e per consentire ai professionisti di tutti i livelli di esperienza di installarlo e programmarlo in modo efficiente; anche gli utilizzatori possono gestirlo facilmente
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ADATTAMENTO AUTOMATICO L'utilizzatore non deve cambiare la programmazione, poiché ProStride si adatta automaticamente alla sua velocità di deambulazione, migliorando la mobilità e l'indipendenza dell'utilizzatore stesso.
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OPZIONI DI PERSONALIZZAZIONE Con l'app gli utilizzatori hanno la possibilità di personalizzare facilmente la risposta del ginocchio per soddisfare ogni specifica esigenza di attività (ciclismo, escursionismo, ecc.) senza influenzare le impostazioni di programmazione iniziali.
Dettagli tecnici
Livello di attività
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k1
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k2
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k3
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k4
Dimensioni
Specifiche
ProStride è un ginocchio pneumatico policentrico con fase di oscillazione controllata da microprocessore.
Codice Prodotto | PSMPK |
Materiale | Lega di alluminio (per lo più), acciaio inox |
Peso sistema | 1.260 gr / 2.78 Lbs |
Angolo massimo di flessione | 142 ° |
Peso corporeo massimo | 125 Kg / 275 Lbs |
Connessione prossimale | Per connessione con adattatore standard a 4 prese |
Livello di attività | K2-K3 |
Software compatibile | App compatibile con Android versione 9 o successiva e iOS versione 13 o successiva |
Durata della batteria | Fino a 3 giorni in condizioni di utilizzo normali |
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Massimo Giandinoto
Quando Massimo aveva 9 anni, gli fu diagnosticato un osteosarcoma al tallone sinistro e un mese dopo si dovette prendere la decisione di amputare immediatamente l’arto. Nonostante questo Massimo ha trascorso molto tempo facendo sport tra cui la corsa e il rafting. Nel 2018 ha vinto il Campionato Italiano sia dei 60 metri che dei 200 metri indoor di corsa ed è stato contattato dalla Federazione Italiana Rafting. Lo sport è sempre stato una parte fondamentale della sua vita: ciò che lo ha salvato, facendolo sentire in sintonia con tutti gli altri.
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Robert Rodriguez
Robert Rodriguez è nato con una malformazione congenita chiamata emimelia peroneale. A dieci mesi, sua madre ha dovuto prendere la difficile decisione di fargli amputare la gamba.Non era sicura di fare la cosa più giusta per suo figlio, ma Robert è grato che l’abbia fatto. Con la sua amputazione e indossando una protesi è fiero di mostrare agli altri, che tutti gli amputati, sono capaci di fare le stesse cose di qualsiasi altro individuo normodotato.
Oggi, Robert è un padre, un marito, un motivatore e un atleta. Ha gareggiato come atleta Para-Elite Triathlon per l’USA Team e per la squadra di calcio amputati. Le prove e le difficoltà che Robert ha dovuto affrontare mentalmente e fisicamente in quanto giovane uomo gli ha insegnato ad impegnarsi sempre nonostante le circostanze. Nella sua esperienza, ha imparato che a volte le cose non sono negative come appaiono, e il successo è dietro l’angolo se si continua a lavorare sodo.
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Giuseppe Castellano
Giuseppe, il 16 febbraio 2020, fu coinvolto in un grave incidente motociclistico che portò all’amputazione transfemorale dell’arto inferiore sinistro. Prima dell’incidente era già un atleta appassionato e praticava due discipline: l’apnea, per la quale aveva conseguito il brevetto di 2° livello e l’attestato di assistente istruttore, e il Brazilian Jiu Jitsu.
Nonostante la sfida imposta dalla sua nuova condizione, Giuseppe ha continuato a dedicarsi a entrambe le sue passioni, adattandosi con grande forza di volontà e motivazione.
La sua determinazione non solo gli ha permesso di continuare a essere attivo in ciò che ama, ma lo ha anche reso un esempio per gli altri, ispirando chi condivide con lui queste discipline e dando forza ai suoi familiari, che lo supportano in questa nuova fase della sua vita.
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