RFX Reinforced Flex Sleeve
La ginocchiera di sospensione protesica ALPS® Reinforced Flex garantisce le stesse qualità della nostra più nota SFX, ma con un livello di resistenza superiore. Mentre OptiGel e il tessuto tramato grigio si combinano per offrire il massimo del comfort e prestazioni elevate, l’RFX presenta anche uno strato aggiuntivo di tessuto interno per assicurare una maggiore durata intorno al bordo dell’invaso dell’utente. La ginocchiera è inoltre stata progettato con una pre-flessione di 30° per facilitare il movimento dell’arto e ridurre l’ingombro nel cavo popliteo, rendendo RFX la scelta ideale per gli utenti attivi.
Benefici
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Assicura un controllo elevato
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La pre-flessione di 30° facilita il movimento dell’arto e riduce l’ingombro nel cavo popliteo
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Lo strato aggiuntivo di tessuto interno assicura agli utilizzatori molto attivi una maggiore durata
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Garantisce una sospensione sicura della protesi
Technical Details
Materiale
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OptiGel
Tessuto
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Tessuto Grigio
Spessore
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3MM
Livello di attività
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k1
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k2
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k3
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k4
Sezione trasversale
RFX Reinforced Flex Sleeve. Tabella Misure
Misurare la circonferenza 10 cm sopra la rotula
CIRCONFERENZA MISURATA (CM) | 3 MM UNIFORME |
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34-37 cm | RFX20-3G |
36-39 cm | RFX23-3G |
38-42 cm | RFX26-3G |
41-46 cm | RFX29-3G |
45-50 cm | RFX32-3G |
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Massimo Giandinoto
Quando Massimo aveva 9 anni, gli fu diagnosticato un osteosarcoma al tallone sinistro e un mese dopo si dovette prendere la decisione di amputare immediatamente l’arto. Nonostante questo Massimo ha trascorso molto tempo facendo sport tra cui la corsa e il rafting. Nel 2018 ha vinto il Campionato Italiano sia dei 60 metri che dei 200 metri indoor di corsa ed è stato contattato dalla Federazione Italiana Rafting. Lo sport è sempre stato una parte fondamentale della sua vita: ciò che lo ha salvato, facendolo sentire in sintonia con tutti gli altri.
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Robert Rodriguez
Robert Rodriguez è nato con una malformazione congenita chiamata emimelia peroneale. A dieci mesi, sua madre ha dovuto prendere la difficile decisione di fargli amputare la gamba.Non era sicura di fare la cosa più giusta per suo figlio, ma Robert è grato che l’abbia fatto. Con la sua amputazione e indossando una protesi è fiero di mostrare agli altri, che tutti gli amputati, sono capaci di fare le stesse cose di qualsiasi altro individuo normodotato.
Oggi, Robert è un padre, un marito, un motivatore e un atleta. Ha gareggiato come atleta Para-Elite Triathlon per l’USA Team e per la squadra di calcio amputati. Le prove e le difficoltà che Robert ha dovuto affrontare mentalmente e fisicamente in quanto giovane uomo gli ha insegnato ad impegnarsi sempre nonostante le circostanze. Nella sua esperienza, ha imparato che a volte le cose non sono negative come appaiono, e il successo è dietro l’angolo se si continua a lavorare sodo.
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Giuseppe Castellano
Giuseppe, il 16 febbraio 2020, fu coinvolto in un grave incidente motociclistico che portò all’amputazione transfemorale dell’arto inferiore sinistro. Prima dell’incidente era già un atleta appassionato e praticava due discipline: l’apnea, per la quale aveva conseguito il brevetto di 2° livello e l’attestato di assistente istruttore, e il Brazilian Jiu Jitsu.
Nonostante la sfida imposta dalla sua nuova condizione, Giuseppe ha continuato a dedicarsi a entrambe le sue passioni, adattandosi con grande forza di volontà e motivazione.
La sua determinazione non solo gli ha permesso di continuare a essere attivo in ciò che ama, ma lo ha anche reso un esempio per gli altri, ispirando chi condivide con lui queste discipline e dando forza ai suoi familiari, che lo supportano in questa nuova fase della sua vita.
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